Come funziona?

 In

Un progetto di volontariato a lungo termine è composto da 3 partner:
l’associazione d’invio che invia il volontario nel progetto
il volontario che partecipa al progetto
l’associazione di accoglienza che organizza il progetto locale e che quindi accoglierà il volontario
Ogni componente di questo partenariato è molto importante ed è essenziale alla buona riuscita del progetto.
Il compito dell’associazione di invio è quello di informare e di formare il volontario in modo che possa inserirsi al meglio nel progetto.
Una corretta, ed il più possibile completa, informazione è essenziale per fare in modo che il volontario sappia esattamente quali sono gli obiettivi e le necessita del progetto e per metterlo in grado di valutare il suo interesse nel partecipare al programma stesso.
La formazione consiste anzitutto in un periodo di riflessione e di analisi delle ragioni che spingono un individuo a partecipare ad un progetto di questo tipo e in un percorso di analisi e spiegazione di cos’è il volontariato internazionale e di cosa rappresenta.
L’associazione d’invio si incarica anche di valutare con il volontario il servizio volontario sia nelle diverse fasi di realizzazione che a seguito della fine del progetto.
I volontari dovrebbero:
– fare richiesta per un progetto nel momento in cui sono certi di potersi – impegnare per la realizzazione di un progetto di crescita e sviluppo reciproco in un contesto spesso profondamente diverso da quello al quale sono abituati;
– riflettere adeguatamente, anche con l’aiuto dell’associazione d’invio, sulle ragioni che li spingono verso un’esperienza di questo tipo;
– valutare i pro ed i contro di un progetto di questo tipo e prepararsi ad accettare le differenze e le difficoltà che dovranno affrontare;
– capire con esattezza, e compatibilmente ad eventuali limiti di età, qual è la tipologia di progetto più adatta in un determinato momento;
– impegnarsi a partecipare ed a superare le difficoltà ed i momenti di smarrimento in modo costruttivo ed aperto verso l’altro;
– considerare che un progetto di volontariato rappresenta un impegno specifico nei confronti dell’associazione e della comunità nella quale vorremmo essere inseriti e che in nessun caso il servizio volontario rappresenta un modo economico e semplice per partire in vacanza;
– riflettere sul fatto che servizio volontario non significa lavoro non pagato ma partecipazione e coinvolgimento in un progetto di sviluppo locale e globale, di arricchimento reciproco e di mutuo sostegno;
– considerare che il volontariato permette a ciascun individuo di mettere a disposizione degli altri e di se stesso in un contesto più ricco sia le proprie capacità professionali che le proprie capacità personali, permettendo all’individuo stesso di sentirsi parte integrante di un processo più ampio di quello legato alla realizzazione del singolo;
– informarsi in relazione al paese cui sono interessati in anticipo rispetto alla richiesta di partecipazione al progetto stesso. Nel caso del servizio volontario a lungo termine, spesso i paesi in cui si svolgono le attività di servizio volontario a lungo termine sono aree in conflitto o che attraversano situazioni socio-economiche particolarmente complesse, ed è necessario che i volontari si approccino a questo tipo di servizio ed alla permanenza in queste zone con la consapevolezza che il volontariato internazionale rappresenta soprattutto dialogo interculturale e conoscenza reciproca.
– informarsi in relazione ai possibili costi di viaggio ed ad altri costi i volontari possano dover affrontare una volta sul progetto (sapendo che ogni progetto ha caratteristiche logistiche diverse) ed in relazione al progetto stesso (vaccinazioni e profilassi, piccolo pronto soccorso da viaggio, eventuale zanzariera, sacco a pelo, trasporti locali etc).
NOTA: i volontari sostengono costi connessi alla partecipazione al progetto solo nel caso in cui partecipino ad un progetto di servizio volontario a lungo termine. Nel caso di progetti del Corpo europeo di solidarietà non è previsto un contributo economico da parte del volontario.
– leggere attentamente il materiale informativo relativo al progetto ed all’organizzazione d’accoglienza con la quale si intende collaborare.
Compito dell’associazione di accoglienza e di fornire tutte le informazioni necessarie, sul progetto, la comunità locale, il contesto e quant’altro necessario a dare una chiara visione al futuro partecipante.Durante il periodo di permanenza del volontario dovrà facilitare l’inserimento nel progetto e fornire supporto personale ed interculturale. Normalmente l’associazione d’accoglienza incontra regolarmente il volontario al fine di valutare in modo periodico il progetto ed il suo sviluppo. Ciascuna organizzazione d’accoglienza applica principi e regole tipiche del proprio lavoro e della cultura nella quale è inserita, sarebbe controproducente aspettarsi lo stesso atteggiamento e lo stesso tipo di organizzazione da un’associazione italiana e da un’associazione indiana, ad esempio. È importante che i volontari si informino e cerchino di risolvere possibili dubbi e preoccupazioni prima della partenza, tenendo in considerazione che l’attitudine personale di ciascuno di noi cambia ogni volta che cambia il contesto nel quale siamo inseriti.

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