Il tema
I campi di lavoro hanno diversi temi legati alla natura del progetto: “ambientale”, “ristrutturazione”, “patrimonio culturale”, “storico”, “sociale”, “handicap”, “bambini”,… É importante scegliere un tipo di lavoro a cui si è interessati per potersi trovare bene nel campo. Sul sito è disponibile una sezione nella quale vengono chiariti i significati dei codici che descrivono le attività da svolgere durante un campo.

In che periodo
I campi di lavoro si fanno generalmente durante le vacanze estive ma molte associazioni organizzano e promuovono campi di volontariato durante tutto l’anno.
Potete fare riferimento al sito attraverso il motore di ricerca per cercare campi nel periodo che più vi interessa.

La durata
Generalmente la durata del campo di lavoro e tra le 2/3 settimane. Alcuni campi di lavoro possono durare più o meno tempo rispetto allo standard ed in alcuni casi i campi di lavoro sono progetti aperti di lungo periodo a cui possono partecipare volontari diversi in periodi diversi. Se sei interessato a questa tipologia cerca nel sito i cosiddetti “PERMANENT camp”.

Il gruppo ed i partecipanti
Il numero di partecipanti varia a seconda del campo di lavoro (da 5 a 20, rari sono i gruppi meno o più numerosi). Cosa significa un gruppo internazionale e bilanciato?
Significa che i responsabili delle associazioni d’accoglienza cercano di bilanciare il gruppo assicurandosi che le diverse nazionalità, etnie, i diversi generi e le diverse tradizioni siano rappresentate al massimo delle possibilità internazionali.
Normalmente ogni gruppo non accoglie più di due volontari provenienti dallo stesso paese/nazione e non necessariamente in ogni gruppo ci sono due persone della stessa nazionalità. Il numero due è un limite massimo e non un limite minimo. Se un gruppo potesse essere composto da un volontario per ogni paese, sarebbe il gruppo bilanciato per eccellenza.
Può capitare (MA È UN ECCEZIONE), soprattutto nei paesi del Sud del Mondo, che tale limite massimo non sia rispettato, ovvero che ci siano più di due persone provenienti dalla stessa nazione; questo è dovuto principalmente al fatto che il numero di volontari che partono per il Sud del Mondo è inferiore e che spesso esistono affinità specifiche di origine storica con alcuni paesi europei.
È buona prassi non basare la propria scelta di partecipare ad un campo sulla presenza o meno di nostri connazionali. In ogni caso in un campo la creazione di sotto gruppi linguistici e culturali è più un danno che un beneficio.
Il gruppo è in genere coordinato da almeno un coordinatore in grado di comunicare sia in inglese sia nella lingua locale. Il coordinatore è una persona che conosce il progetto e la realtà locale o che comunque può fungere da intermediario tra il gruppo e la comunità stessa.

Il lavoro
In genere le attività lavorative di un campo di lavoro si sviluppano nel corso della settimana per una media di circa 30/35 ore (6 ore in media al giorno).
Esistono però campi di lavoro speciali in cui l’impegno richiesto può essere superiore. In questo senso vi vogliamo pero ricordare che un campo di lavoro non è una vacanza economica con attrezzi da lavoro ma un progetto di volontariato internazionale.

Iniziativa personale ed spirito di addattamento
Queste sono le parole chiave per vivere un’esperienza che non dimenticherete. Un campo di lavoro è ben riuscito quando il gruppo ha compiuto il proprio lavoro e realizzato i propri obiettivi e se la comunità locale ha percepito il progetto e ciò che i volontari hanno realizzato come un valore aggiunto ed un arricchimento socio culturale.

Il tempo libero
Sono normalmente previsti 2 giorni liberi a settimana. In alcuni casi pero i giorni liberi potrebbero essere meno.
Ricordate che gli stessi non devono necessariamente coincidere con quelli cui siamo abituati in Europa Occidentale e che il tempo libero è organizzato in relazione alle attività che devono essere svolte durante il campo di lavoro: ad esempio se il progetto è un festival culturale aperto al pubblico o se il campo prende forma in una paese arabo/mediorientale probabilmente i vostri giorni liberi saranno giorni feriali e non giorni festivi.
È buona prassi passare il proprio tempo libero insieme al gruppo ed organizzare attività insieme; le attività possono essere: escursioni a luoghi d’interesse nelle vicinanze, incontri con la comunità locale, serate e giornate interculturali, feste, workshops, attività non formali relative all’interculturalità etc.
Se vissuto in modo collettivo il tempo libero diventa parte integrante dell’esperienza di volontariato e permette l’approfondimento delle differenze e delle similitudini che ci distinguono e legano agli altri partecipanti ed alla popolazione locale.
Un campo di lavoro non è un campo vacanza ed i volontari in partenza dovrebbero evitare di organizzare escursioni e visite in autonomia prima di avere raggiunto il campo e conosciuto nel dettaglio il programma ed i piani del gruppo internazionale e della popolazione locale.
Nel caso vogliate unire “utile e dilettevole” dovreste pianificare escursioni e visite specifiche prima dell’inizio o dopo la fine del cantiere (o proporle al gruppo ed al coordinatore una volta sul posto).
Ricordate che il tempo libero potrebbe essere organizzato in turni e non coincidere con il fine settimana come lo intendiamo in Italia o Europa.

Il vitto
In generale il vitto, come le pulizie, sono autogestite dal gruppo che si organizza in turni di “servizio”. Sarebbe utile partire con in mente qualche ricetta semplice e non troppo costosa, tenendo in considerazione il luogo dove andate e l’eventuale reperibilità degli ingredienti (se pensate siano difficilmente reperibili, metteteli in valigia, ovviamente in compatibilità con le leggi internazionali relative al trasporto di alimenti).
Non aspettatevi di poter mangiare come a casa o come se foste in vacanza, sappiate prima della partenza che il vitto nei campi è organizzato tenendo in considerazione la cultura, le tradizioni e le disponibilità locali e che quindi sarà necessario adattarsi a questo come a tutti gli altri aspetti culturali del luogo che ci ospita. Nel caso abbiate bisogni speciali informatevi a priori riguardo le tradizioni locali e le possibilità di soddisfarli (meglio essere informati prima della partenza. È sufficiente segnalare i propri bisogni in modo che il nostro responsabile possa farli presenti all’associazione d’accoglienza).
É buona prassi non fare richieste specifiche per il semplice fatto che ci siano problemi di adattabilità, immaginate che il coordinatore e la associazione d’accoglienza abbiano da soddisfare le richieste di ciascun membro del gruppo… probabilmente non farebbero altro che passare il proprio tempo a spiegare a tutti i membri del gruppo perché non è possibile accontentare le esigenze di ognuno!

L’alloggio
È diverso in ogni campo di lavoro e non è possibile generalizzare. La sola cosa da tenere bene in considerazione è che gli alloggi sono sempre collettivi e che la sistemazione è quasi sempre basica e spartana. Spesso non si fanno neanche distinzioni tra ragazzi e ragazze e tutti dormono insieme nella stessa stanza.
PORTATE SEMPRE UN SACCO A PELO ED UN MATERASSINO PIEGHEVOLE DA CAMPEGGIO (sono piccoli, poco costosi e sempre utili).
NON DIMENTICATE INOLTRE ASCIUGAMANI PER IL BAGNO E PRODOTTI PER L’IGIENE PERSONALE.
Il gruppo é anche responsabile delle pulizie e della cura del luogo dove viene ospitato e per nessuna ragione il posto deve essere lasciato in uno stato peggiore di come è stato trovato.

La lingua
Non ci sono requisiti particolari di conoscenza linguistica se non indicato appositamente nella descrizione del campo. In generale la lingua del campo e del gruppo internazionale è l’inglese. Ogni progetto viene pero realizzato sia in Inglese che nella lingua locale (infatti non tutti i volontari locali o i membri della comunità parlano Inglese o altre lingue straniere). Per capire meglio la situazione basta pensare a quante persone in Italia parlano effettivamente Inglese ed allo stesso tempo a quante associazioni sono invece interessate a sviluppare progetti in cui coinvolgere volontari internazionali!

Malattie del viaggiatore
Per volontari in partenza per paesi in cui malaria e malattie endemiche possono essere presenti.
Prima di scegliere il campo di lavoro o a seguito della scelta vi consigliamo di informarvi riguardo alla situazione sanitaria dello stesso ed alle possibili vaccinazioni e profilassi necessarie.
Oltre alla consultazione del sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, vi consigliamo di scaricare dal sito dell’Organizzazione mondiale della sanità un testo relativo alle malattie del viaggiatore che comprende una lista delle vaccinazioni consigliate o obbligatorie prima della partenza per tutti i paesi.

Organizzazione mondiale della sanità: http://www.who.int/ith/en

Vi consigliamo inoltre di consultare il vostro medico di famiglia o la vostra ASL di zona. In alcune città sono anche presenti centri specializzati in questa tipologia di malattie.